L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare il ruolo del colesterolo non-HDL e dell’apolipoproteina ( apo ) B, come predittori di malattie cardiovascolari rispetto al colesterolo LDL nei pazienti affetti da diabete di tipo 2.
Lo studio è stato eseguito su 746 uomini diabetici di età compresa tra i 46 e gli 81 anni, partecipanti all’Health Professionals’ Follow-up Study.
I pazienti analizzati erano liberi da malattie cardiovascolari o da neoplasie al basale.
Durante i 6 anni di follow-up sono stati accertati 103 casi di malattie cardiovascolari.
Utilizzando il modello di Cox, è stato stimato il rischio relativo ( RR ) di insorgenza della malattia cardiovascolare.
Dopo aggiustamento per età, indice di massa corporea ( BMI ) e altri fattori di rischio associati allo stile di vita, il rischio relativo multivariato della malattia cardiovascolare è stato 2.34 per il colesterolo non-HDL, 2.31 per apoB, 1.74 per il colesterolo LDL.
I risultati di questo studio indicano che il colesterolo non-HDL e l’apoB sono predittori più forti di incidenza di malattia cardiovascolare tra gli uomini diabetici che non il colesterolo LDL.
Statisticamente, il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL è risultato il miglior predittore di malattia cardiovascolare in questa coorte di uomini affetti da diabete. ( Xagena2004 )
Jiang R et al, Diabetes Care 2004; 27: 1991-1997
Endo2004