Il trapianto delle isole nei pazienti affetti da diabete è limitata dalla disponibilità dei donatori umani delle isole.
Il fattore di crescita degli epatociti ( HGF ) è un potente mitogeno delle cellule beta ed un fattore di sopravvivenza. Inoltre migliora le prognosi del trapianto delle isole, in un modello murino.
Tuttavia, il modello murino non è applicabile al trapianto delle isole nell’uomo.
Lo scopo dei Ricercatori dell’ University of Pittsburgh School of Medicine è stato quello di sviluppare un modello animale che si adattasse meglio alle caratteristiche richieste per il trapianto umano delle isole.
L’immunosoppressione è stata ottenuta, servendosi degli stessi immunosoppressori impiegati dal gruppo di Edmonton.
I Ricercatori hanno dimostrato :
a) che il regime di immunosoppressione di Edmonton induce una marcata resistenza all’insulina e a tossicità a livello delle cellule beta nei ratti ;
b) l’adenovirus non ha avuto effetti sull’esito ( outcome ) del trapianto delle isole ;
c) gli immunosoppressori di Edmonton possono ritardare o bloccare la reazione di rigetto delle isole tradotte con l’adenovirus ;
d) la terapia genica con HGF migliora l’esito del trapianto;
e) l’HGF aumenta la funzionalità delle isole e la sopravvivenza in un ambiente caratterizzato da resistenza all’insulina e da tossicità a carico delle cellule beta , indotte dagli immunosoppressori.
Secondo gli Autori questo approccio può migliorare l’outcome dei trapianti delle isole nell’uomo. ( Xagena2004 )
Lopez-Talavera JC et al, Endocrinology 2004 ; 145 : 467-474
Endo2004