L’obiettivo dello studio,compiuto da Ricercatori della Manchester University in collaborazione con i medici del Manchester Royal Infirmary in Gran Bretagna , è stato quello di confrontare la sopravvivenza dopo la prima amputazione tra i pazienti diabetici e non-diabetici.
Lo studio, retrospettivo, ha preso in considerazione tutte le amputazioni non traumatiche effettuate tra il 1990 e il 1995 nei pazienti con diabete ( n = 100 ) e nei pazienti non-diabetici ( n = 151 ).
Lo stato di sopravvivenza è stato determinato dalla prima amputazione fino a dicembre 2001.
Il 61% dei pazienti con diabete ed il 54.3% di quelli senza diabete è deceduto 5.2 e 5.3 anni dopo la prima amputazione ( p = 0.80 ).
La sopravvivenza non è risultata differente tra i due gruppi di pazienti riguardo alla causa di amputazione, ischemica o infettiva ( p = 0.72 ) .
E neppure sono state riscontrate differenze nella sopravvivenza tra i sessi.
Predittori indipendenti di mortalità tra i pazienti con diabete sono risultati : periodo di durata della malattia ( p = 0.05 ), storia di ictus ( p = 0.02 ) e livelli plasmatici di creatinina ( p < 0.0001 ).
Invece, nel gruppo dei pazienti senza diabete i predittorei indipendenti di mortalità sono stati : storia di ictus ( p = 0.02 ), i livelli plasmatici di creatinina ( p = 0.005 ) e una conta più alta di globuli bianchi ( p = 0.02 ).
Il picco di incidenza di amputazioni è stato osservato nella fascia di età compresa tra i 67 e i 76 anni, sia per i soggetti diabetici che per quelli non-diabetici.
Le amputazioni maggiori sono risultate più comuni tra i pazienti non-diabetici in tutte le fasce di età.
La degenza media in ospedale e le complicanze postoperatorie sono state pressoché equivalenti nei due gruppi esaminati.
Dallo studio emerge che la mortalità per tutte le cause è alta dopo un’amputazione sia tra i pazienti diabetici che tra quelli non-diabetici.
Le malattie va scolari e le neuropatie periferiche rappresentano la causa principale delle amputazioni.
Quindi, la prevenzione di queste complicanze si rende necessaria per prevenire le amputazioni e la conseguente elevata mortalità. ( Xagena2004 )
Tentolouris N et al, Diabetes Care 2004; 27: 1598-1604
Endo2004