Negli ultimi 30 anni, la relazione tra impiego delle sulfoniluree nel trattamento del diabete di tipo 2 ed il rischio di eventi cardiovascolari è stata tema di dibattito.
Ricercatori dell’Alberta University ad Edmonton ( Canada ) hanno valutato il rischio di morte dopo esposizione alle sulfoniluree.
Lo studio retrospettivo, che ha impiegato i dati dello Saskatchewan Health per il periodo 1991-1999, ha riguardato 5795 soggetti che avevano fatto uso di farmaci antidiabetici orali.
L’età media dei membri della coorte era di 66.3 anni; il 43.4% era di sesso femminile.
La durata media del follow-up è stata di 4.6 anni.
Le sulfoniluree di prima generazione sono state impiegate da 120 soggetti, la Gliburide ( Glibenclamide ), da 4138 soggetti, e la Metformina da 1537.
Un più alto rischio di morte era associato alle più alte dosi giornaliere delle sulfoniluree di prima generazione ( hazard ratio aggiustato, HR = 2.1 ) e alla Gliburide ( HR = 1.3 ), ma non alla Metformina ( HR = 0.8 ).
I dati dello studio hanno indicato che un’alta esposizione alle sulfoniluree era associata ad un’aumentata mortalità tra i pazienti trattati per il diabete di tipo 2. ( Xagena2006 )
Simpson SH et al, CMAJ 2006; 174 : 169-174
Endo2006 Cardio2006 Farma2006