Nello studio SURPASS-4, il duplice agonista del recettore GIP e GLP-1 Tirzepatide ( Mounjaro ) ha ridotto le concentrazioni di emoglobina glicata ( HbA1c ), il peso corporeo e la pressione arteriosa più dell'Insulina glargine ( Lantus ) giornaliera titolata nelle persone con diabete mellito di tipo 2 non-controllato in modo adeguato con trattamenti orali per il diabete e con alto rischio cardiovascolare.
Sono stati confrontati gli effetti della Tirzepatide e della Insulina glargine sui parametri renali e sugli esiti nelle persone con diabete di tipo 2.
È stata effettuata un'analisi post-hoc dei dati di SURPASS-4, uno studio randomizzato, in aperto, a gruppi paralleli, di fase 3 presso 187 Centri ( inclusi studi privati, istituti di ricerca e ospedali ) in 14 Paesi.
I partecipanti eleggibili erano adulti di età maggiore o uguale a18 anni, con diabete di tipo 2 trattati con qualsiasi combinazione di Metformina, sulfanilurea o inibitore di SGLT2 e con HbA1c al basale di 7.5-10.5% ( 58-91 mmol/mol ), indice di massa corporea [ BMI ] di 25 kg/m2 o maggiore, e malattie cardiovascolari accertate o un alto rischio di eventi cardiovascolari.
Le persoen sosno state assegnate in modo casuale a una iniezione sottocutanea una volta a settimana di Tirzepatide ( 5 mg, 10 mg o 15 mg ) o a un'iniezione sottocutanea una volta al giorno di Insulina glargine titolata ( 100 U/ml ).
Lo studio ha incluso fino a 104 settimane di trattamento, con una durata mediana del trattamento di 85 settimane.
Sono stati confrontati i tassi di declino della velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) e il rapporto albumina-creatinina urinaria ( UACR ) tra i gruppi Tirzepatide combinati e il gruppo Insulina glargine nella popolazione intent-to-treat modificata [ mITT ].
L'esito composito del rene era il tempo alla prima occorrenza di declino di eGFR di almeno il 40% rispetto al basale, malattia renale allo stadio terminale, morte per insufficienza renale o macroalbuminuria di nuova insorgenza.
Tra il 2018 e il 2019, sono state sottoposte a screening 3.045 persone, di cui 1.043 ( 34% ) non erano idonee e 2.002 ( 66% ) sono state assegnate in modo casuale a un farmaco in studio ( 997 a Tirzepatide e 1.005 a Insulina glargine ).
1995 persone su 2002 ( più del 99% ) hanno ricevuto almeno una dose di Tirzepatide ( n=995 ) o Insulina glargine ( n=1.000 ).
Al basale, i partecipanti avevano un valore eGFR medio di 81.3 ml/min per 1.73 m2 e un UACR mediano di 15.0 mg/g.
Il tasso medio di declino di eGFR è stato di -1.4 ml/min per 1.73 m2 all'anno nei gruppi Tirzepatide combinati e di -3.6 ml/min per 1.73 m2 all'anno nel gruppo Insulina ( differenza tra i gruppi 2.2 ).
Rispetto all'Insulina glargine, la riduzione del tasso annuale di declino di eGFR indotto da Tirzepatide è risultata più pronunciata nei partecipanti con eGFR inferiore a 60 ml/min per 1.73 m2 rispetto a quelli con eGFR 60 ml/min per 1.73 m2 o superiore ( differenza tra i gruppi 3.7 ).
UACR è aumentato dal basale al follow-up con Insulina glargine ( 36.9% ) ma non con Tirzepatide ( -6.8%; differenza tra i gruppi -31.9% ).
I partecipanti che hanno ricevuto Tirzepatide hanno mostrato un'occorrenza significativamente inferiore dell'endpoint composito del rene rispetto a quelli che hanno ricevuto Insulina glargine ( hazard ratio, HR=0.58 ).
L’analisi ha indicato che nelle persone con diabete mellito di tipo 2 e ad alto rischio cardiovascolare, Tirzepatide ha rallentato il tasso di declino di eGFR e ha ridotto l'UACR in modi clinicamente significativi rispetto all'Insulina glargine. ( Xagena2022 )
Heerspink HJL et al, Lancet Diabetes & Endocrinology 2022; 10: 774-785
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