L’efficace riduzione della albuminuria e della pressione sanguigna in pazienti con diabete mellito di tipo 2 con nefropatia viene raggiunta raramente con i trattamenti oggi disponibili.
Uno studio ha valutato gli effetti del trattamento di questi pazienti con Daglutril, un inibitore combinato del enzima che converte la endotelina e della endopeptidasi neutra.
Lo studio randomizzato e crossover è stato condotto in 2 ospedali italiani.
I criteri di eleggibilità erano: età uguale o superiore a 18 anni, escrezione urinaria di albumina 20-999 mcg/min, pressione sistolica inferiore a 140 mmHg e pressione diastolica inferiore a 90 mmHg.
I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a ricevere Daglutril ( 300 mg/giorno ), seguito da placebo, per 8 settimane ciascuno o viceversa, con un periodo di washout di 4 settimane.
Nel frattempo i pazienti avevano anche assunto Losartan.
Partecipanti e ricercatori non erano a conoscenza del trattamento di assegnazione.
L’endpoint primario era l’escrezione urinaria di albumina in 24 ore nella popolazione per intention-to-treat.
Gli endpoint secondari erano la pressione sanguigna mediana in studio medico e in ambulatorio ( 24 ore, diurna e notturna ), la funzione emodinamica e di filtraggio renale e i risultati di test metabolici e di laboratorio.
Sono stati sottoposti a screening 58 pazienti, 45 dei quali sono stati arruolati nello studio ( 22 assegnati a Daglutril e poi a placebo, 23 a placebo e poi a Daglutril; arruolamento nel periodo 2005-2006 ) e 42 ( 20 vs 22 ) sono stati inclusi nella analisi primaria.
Daglutril non ha influenzato in modo significativo l’escrezione urinaria di albumina in 24 ore rispetto al placebo ( differenza nel cambiamento -7.6 mcg/min; p=0.559 ).
In totale, 34 pazienti hanno presentato letture completa di pressione sanguigna nelle 24ore; rispetto a placebo, Daglutril ha ridotto significativamente la pressione sistolica nelle 24 ore ( differenza -5.2 mm Hg; p=0.0013 ), la pressione diastolica ( -2.5; p=0.015 ), quella pulsata ( 3.0; p=0.019 ) e quella media ( -3.1; p=0.003 ), così come tutte le misurazioni notturne di pressione sanguigna e per quelle diurne tutte tranne quella diastolica.
Inoltre, rispetto al placebo, Daglutril ha ridotto significativamente la pressione sistolica misurata nello studio medico ( -5.4; p=0.028 ), ma non quella diastolica ( -1.8; p=0.245 ), quella pulsata ( -3.1; p=0.210 ) o quella media ( -2.1; p=0.205 ), e ha aumentato la concentrazione sierica di big-endotelina.
Altri esiti secondari non hanno mostrato differenze significative tra i periodi di trattamento.
Tre pazienti in trattamento con placebo e 6 con Daglutril hanno mostrato eventi avversi lievi legati al trattamento; il più comune è stato edema facciale o periferico ( in 4 pazienti trattati con Daglutril ).
In conclusione, Daglutril ha migliorato il controllo della pressione sanguigna in pazienti ipertesi con diabete mellito di tipo 2 e nefropatia e ha mostrato un profilo di sicurezza accettabile.
L’inibizione combinata del enzima che converte la endotelina e della endopeptidasi neutra potrebbe rappresentare un nuovo approccio per l’ipertensione in questa popolazione ad alto rischio. ( Xagena2013 )
Parvanova et al, The Lancet Diabetes & Endocrinology 2013; 1: 19-27
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