Xagena Mappa
Xagena Newsletter
OncologiaMedica.net
Gastrobase.it

Il Bezafibrato attenua la progressione della resistenza all’insulina nei pazienti con coronaropatia


Lo sviluppo della resistenza all’insulina può essere importante nella patogenesi sia della sindrome metabolica che del diabete mellito di tipo 2.

Pochi sono i dati disponibili riguardanti l’efficacia a breve termine sulla resistenza all’insulina del Bezafibrato ( Bezalip ), ed il suo effetto nel lungo periodo non è noto.

Ricercatori israeliani hanno compiuto un’analisi finalizzata a valutare l’effetto del Bezofibrato sulla resistenza all’insulina nei pazienti con coronaropatia arruolati nel Bezafibrate Infarction Prevention Study.

Sono stati analizzati i parametri metabolici ed infiammatori su campioni plasmatici congelati, ottenuti da pazienti che avevano completato lo studio della durata di 2 anni, randomizzato, condotto in doppio cieco e controllato con placebo.

L’insulino- resistenza è stata calcolata mediante gli indici HOMA.

Sia i pazienti trattati con Bezafibrato ( n = 1262 ) che quelli che hanno ricevuto placebo ( n = 1242 ) hanno presentato caratteristiche simili al basale.

Al basale e durante il follow-up ( periodo osservazionale ), gli indici HOMA per l’insulino- resistenza sono risultati fortemente correlati ai livelli di glucosio ( r = 0.35 e 0.31, rispettivamente ) e di trigliceridi ( r = 0.16 e 0.19, rispettivamente ).

In un sottogruppo di 351 pazienti diabetici, il valore di HOMA-IR è risultato più elevato dell’88% rispetto ai controlli normo-glicemici ( p < 0.001 ).

Nel gruppo placebo, durante il periodo osservazionale, è stato osservato un incremento del 34.4% nell’HOMA-IR.
Per contro, nel gruppo in trattamento con Bezafibrato è stato riscontrato solamente un cambiamento non significativo del 6.6% nell’HOMA-IR.

Le differenze tra i gruppi in termini di cambiamenti percentuali dell’indice HOMA per l’insulino-resistenza sono state a favore del Bezafibrato ( p < 0.001 ).

Alla luce di questi risultati, gli Autori hanno potuto affermare che nei pazienti con coronaropatia arruolati nel loro studio, quando confrontati con il gruppo placebo, i valori dell’HOMA-IR sono aumentati nel tempo.
Durante i 2 anni di follow-up, il Bezafibrato ha notevolmente attenuato questo processo. ( Xagena2006 )

Tenenbaum MD et al, Arch Intern Med 2006; 166: 737-741


Cardio2006 Endo2006 Farma2006


Indietro