Ricercatori del Leinden University Medical Center in Olanda hanno confrontato il contenuto di trigliceridi a livello miocardico e la funzione cardiaca tra i pazienti con diabete mellito di tipo 2, non-complicato e soggetti sani in uno stesso range di età e di indice di peso corporeo ( BMI ).
Il diabete mellito di tipo 2 è uno dei principali fattori di rischio per la malattia cardiovascolare.
C’è una crescente evidenza che un eccesso di lipidi a livello dei cardiomiociti svolga un ruolo nello sviluppo della cardiomiopatia diabetica, causando danno lipotossico e steatosi miocardica.
Allo studio hanno preso parte 38 pazienti con diabete mellito di tipo 2 e 28 soggetti sani, sottoposti a spettroscopia a risonanza magnetica protonica ( contenuto dei trigliceridi nel miocardio ) e a risonanza magnetica per immagini ( funzione miocardica ).
Il contenuto di trigliceridi a livello miocardico era significativamente più alto nei pazienti con diabete di tipo 2, rispetto ai soggetti sani ( 0.96% versus 0.65%; p
La funzione sistolica non ha presentato differenze significative tra i due gruppi, mentre gli indici di funzione diastolica sono risultati significativamente alterati nei pazienti con diabete di tipo 2, rispetto ai soggetti sani ( p
In conclusione , il contenuto di trigliceridi nel miocardio è risultato aumentato nel diabete mellito di tipo 2, non-complicato, ed associato ad alterazione della funzione diastolica ventricolare sinistra, indipendentemente dall’età, dall’indice BMI, dalla frequenza cardiaca, dal grasso viscerale e dalla pressione diastolica. ( Xagena2008 )
Rijzewijk LJ et al, J Am Coll Cardiol 2008; 52: 1793-1799
Endo2008 Cardio2008