Uno studio ha valutato la praticabilità e l’efficacia di un’infusione continua sottocutanea di Insulina, somministrata entro 1 mese dalla diagnosi di diabete mellito di tipo 1.
Allo studio hanno preso parte 28 pazienti, di età media 12,1 anni, arruolati consecutivamente ed affetti da diabete mellito di tipo 1, di nuova diagnosi.
I partecipanti sono stati sottoposti a infusione continua sottocutanea di Insulina entro 1 giorno dalla loro diagnosi di diabete, ed il periodo osservazionale è stato protratto fino a 3 anni.
I livelli di emoglobina glicosilata ( HbA1c ) sono diminuiti, a partire da un valore medio iniziale del 10.5%, fino a raggiungere valori compresi tra il 6.5% ed il 7.4% nei successivi 18 mesi, con un dosaggio richiesto di Insulina di 0.33 unità/kg/die a 3 mesi, che è andato aumentando gradualmente fino a 0.58 unità/kg/die a 18 mesi.
La secrezione di insulina endogena, misurata mediante i valori di proteina C, è rimasta stabile durante i primi 12 mesi dalla diagnosi.
Non è stato osservato alcun significativo guadagno di peso per la durata dello studio ( 20.7 kg/m2 versus un picco di 22.1 kg/m2 a 12 mesi; p = 0.54 ).
Il trattamento con l’infusione continua sottocutanea di Insulina come iniziale terapia sostitutiva dell’Insulina nei pazienti con recente diagnosi di diabete mellito di tipo 1, ha prodotto eccellenti risultati clinici.
Tuttavia, resta da stabilire, mediante assegnazione random dei pazienti, se la secrezione endogena di insulina viene meglio preservata con l’infusione continua sottocutanea di Insulina come modalità di trattamento iniziale e se tale approccio è in grado di ridurre le complicanze nel lungo periodo. ( Xagena2007 )
Ramchandani N et al, Diabetes Technology & Therapeutics, 2006; 6: 663-670
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