L’American Heart Association ( AHA ) e l’American Diabetes Association ( ADA ) hanno presentato un consensus sull’impiego dei glitazoni.
I glitazoni attualmente in commercio sono: Pioglitazone (Actos) e Rosiglitazone (Avandia).
Prima di prescrivere un glitazone il medico :
a) dovrebbe valutare i fattori di rischio ( precedente infarto miocardio, malattia valvolare ) , che potrebbero predisporre il paziente ad insufficienza cardiaca;
b) valutare la presenza al basale di edema e di dispnea;
c) evitare l’associazione con farmaci , quali i vasodilatatori, che potrebbero contribuire alla ritenzione idrica.
I pazienti dovrebbero riferire al medico di eventuali aumenti di peso corporeo ( superiori ai 3 kg ), di insorgenza di edema, dispnea, senso di stanchezza , dopo aver assunto un glitazone.
I glitazoni non dovrebbero essere prescritti nei pazienti in classe NYHA III o IV ed in quelli con bassa frazione d’eiezione (< 40% ).
I glitazoni dovrebbero essere impiegati con prudenza nei pazienti:
a) senza malattia cardiaca nota, ma con uno o più fattori di rischio per l’insufficienza cardiaca;
b) in classe NYHA I o II
Qualora il paziente, dopo i primi mesi di terapia con glitazoni, presenti ritenzione idrica , il medico dovrebbe accertare se si sia sviluppata una condizione di insufficienza cardiaca cronica.
Il paziente dovrebbe essere sottoposto ad elettrocardiografia ed ecografia, e se possibile a valutazione dei livelli del peptide natriuretico cerebrale ( BNP ). ( Xagena 2003 )
Fonte: Circulation 2003; 108:2941-2948
Endo2003