Nel 2009, numerosi studi epidemiologici avevano suggerito una maggiore frequenza di tumori maligni in pazienti trattati con Insulina Glargine ( Lantus ).
Un certo numero di studi di popolazione epidemiologici di follow-up e due studi clinici controllati, randomizzati, uno studio sulla retinopatia su 5.000 pazienti e l'altro studio di esiti cardiovascolari di 12.000 pazienti ( ORIGIN ), non hanno trovato più alta frequenza di tumori maligni tra i pazienti trattati con Insulina Glargine.
Dalla revisione della letteratura è emerso che vi è un 20-40% in più di incidenza di tumori maligni nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2.
Alcuni tipi di tumore sono più comuni, tra cui il carcinoma epatocellulare e del pancreas, il carcinoma colorettale, il carcinoma renale e il cancro al seno e all'endometrio, e il linfoma non-Hodgkin.
Ci sono numerosi fattori tra loro collegati che possono favorire l'insorgenza di diabete e tumori maligni, compresi i comportamenti alimentari, l'obesità, l'insulino-resistenza, e l'alcolismo.
I pazienti che ricevono un trattamento con Insulina sono in genere più anziani e malati, rispetto a quelli che ricevono farmaci per bocca.
Secondo gli esperti è molto difficile dimostrare associazioni causali tra diabete mellito e cancro a causa dei molti fattori confondenti.
L'ipotesi che la iperinsulinemia e la attivazione del recettore IGF-1 favorisca il cancro è forte, ma viene confusa dall'associazione della iperinsulinemia con l'obesità, che promuove separatamente la malignità.
Sebbene le tecniche statistiche per regolare le variabili confondenti possano migliorare i confronti epidemiologici, solo studi clinici controllati sono in grado di fornire una prova definitiva riguardo alla ipotesi controversa del cancro causato da Insulina Glargine. ( Xagena2013 )
Rendell M et al, Expert Opin Saf 2013; Epub ahead of print
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