E’ stata presentata l’esperienza del National Institutes of Health nel trapianto delle isole pancreatiche.
Sei donne con diabete di tipo 1, senza secrezione di insulina endogena ( peptide C sierico non rintracciabile ) sono state sottoposte a trapianto con isole pancreatiche allogeniche, ottenute da donatori morti cerebralmente.
Per prevenire il rigetto ai pazienti è stato somministrato Daclizumab, Sirolimus e Tacrolimus.
Tutti i pazienti hanno presentato un’ipoglicemia meno grave e meno frequente. Ad un anno metà dei pazienti era insulina – indipendente.
Si sono presentate due complicanze maggiori associate alla procedura: trombosi parziale della vena porta ed emorragia intra–addominale.
Non si sono osservate né infezioni da Cytomegalovirus né insorgenza di tumori.
I pazienti hanno invece presentato frequentemente, seppur in modo transitorio, ulcerazioni alla bocca, diarrea, edema, ipercolesterolemia, perdita di peso, mielosoppressione, ed altri sintomi.
Tre pazienti hanno dovuto interrompere la terapia immunosoppressiva, due a causa di tossicità ( alterazione della funzione renale e polmonite indotta da Sirolimus), ed uno per la graduale cessazione della funzionalità delle isole pancreatiche.
Nonostante il positivo risultato del trapianto delle isole di Langerhans , la metodica presenta ancora alcune limitazioni , tra cui : fonte limitata delle isole pancreatiche, complicanze associate alla procedura, regimi non ottimali di immunosoppressione, controllo subottimale della glicemia, perdita nel tempo della funzionalità delle isole. ( Xagena2003 )
Hirshberg B et al, Diabetes Care 2003; 26:3288 - 3295
Endo2003 Farma2003