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Trattamento a base di incretine e rischio di pancreatite in pazienti con diabete mellito di tipo 2


Una revisione sistematica e meta-analisi ha studiato il rischio di pancreatite associata all'uso di trattamenti a base di incretine in pazienti con diabete mellito di tipo 2.

Sono stati analizzati studi clinici controllati randomizzati e non-randomizzati, studi prospettici o retrospettivi di coorte e studi caso-controllo di trattamento con agonisti del recettore glucagone-like peptide-1 ( GLP-1 ) o inibitori della dipeptidil peptidasi-4 ( DPP-4 ) in adulti con diabete mellito di tipo 2, in confronto con placebo, modifiche dello stile di vita, o farmaci antidiabetici attivi.

Sono stati inclusi 60 studi ( n=353.639 ), rappresentati da 55 studi randomizzati e controllati ( n=33.350 ) e 5 studi osservazionali ( 3 studi retrospettivi di coorte e 2 studi caso-controllo, n=320.289 ).

Le stime combinate di 55 studi randomizzati e controllati ( a basso o moderato rischio di bias e che hanno coinvolto 37 eventi di pancreatite, tasso di eventi grezzo 0.11% ) non hanno evidenziato un aumento del rischio di pancreatite con le incretine rispetto al controllo ( odds ratio, OR=1.11 ).

Le stime per il tipo di incretine hanno indicato risultati simili ( OR=1.05 per agonisti GLP-1 vs controllo; OR=1.06 per inibitori DPP-4 vs controllo ).

Le analisi in base a tipo di controllo, modalità, durata del trattamento e singoli agenti a base di incretine non hanno suggerito alcun effetto differenziale nei sottogruppi, e le analisi di sensibilità con misure alternative di modellazione statistica e di effetto non hanno mostrato differenze importanti nelle stime di effetto.

Anche 3 studi di coorte retrospettivi ( rischio di bias da moderato ad alto, con 1.466 eventi di pancreatite, tasso di eventi grezzo 0.47% ) non hanno indicato un aumento del rischio di pancreatite associato con Exenatide ( Byetta ) ( odds ratio aggiustato, aOR=0.93 in uno studio e 0.9 in un altro ) o Sitagliptin ( Januvia ) ( hazard ratio aggiustato, aHR=1.0 ); anche uno studio caso-controllo a rischio moderato di bias ( 1.003 casi, 4.012 controlli ) non ha suggerito alcuna associazione significativa ( aOR=0.98 ).

Un altro studio caso-controllo (1.269 casi, 1.269 controlli) a rischio moderato di bias, tuttavia, ha mostrato che sia l'uso di Exenatide sia di Sitagliptin è stato associato ad un aumento significativo della probabilità di sviluppare pancreatite acuta ( uso entro 2 anni vs nessun uso, aOR=2.07 ).

In conclusione, le prove disponibili indicano che l'incidenza di pancreatite tra i pazienti che usano incretine è bassa e che i farmaci non aumentano il rischio di pancreatite.
L'evidenza attuale, tuttavia, non è definitiva, e sono necessari studi osservazionali più accuratamente progettati e condotti per stabilire in via definitiva la misura, se del caso, dell’aumento del rischio. ( Xagena2014 )

Li L et al, BMJ 2014; 348: g2366

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