Xagena Mappa
Xagena Newsletter
OncologiaMedica.net
Ematologia.net

L’uso prolungato di Ramipril non previene il diabete


Precedenti studi hanno indicato che il blocco del sistema renina-angiotensina può prevenire il diabete nelle persone con malattia cardiovascolare o ipertensione.

I Ricercatori dello studio DREAM hanno valutato gli effetti del Ramipril ( Triatec ) sullo sviluppo di diabete o di morte.

Allo studio hanno preso parte 5.269 soggetti senza malattia cardiovascolare ma con alterati livelli di glicemia a digiuno ( dopo un digiuno di 8 ore ) o alterata tolleranza al glucosio.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a Ramipril ( fino a 15mg/die ) oppure a placebo ( Rosiglitazone o placebo ).

Il periodo osservazionale mediano è stato di 3 anni.

L’incidenza dell’outcome primario ( sviluppo di diabete o morte ) non è risultata significativamente diversa tra il gruppo Ramipril ( 18.1% ) ed il gruppo placebo ( 19.5% ) ( p = 0.15 ).

I soggetti che hanno ricevuto Ramipril avevano una maggiore probabilità di andare incontro a regressione, fino al raggiungimento della normoglicemia rispetto a coloro che erano stati trattati con placebo ( hazard ratio, HR = 1.16; p = 0.001 ).

Alla fine dello studio, il livello mediano di glicemia a digiuno non è risultato significativamente più basso nel gruppo Ramipril ( 102.7mg/dl ) che nel gruppo placebo( 103.4mg/dl ) ( p = 0.07 ), sebbene i livelli di glicemia, 2 ore dopo un carico glicemico orale, fossero significativamente più bassi nel gruppo Ramipril ( 135.1mg/dl versus 140.5mg/dl ) ( p = 0.01 ).

Tra le persone con alterati livelli glicemici o alterata tolleranza al glucosio, l’uso di Ramipril per 3 anni non ha ridotto in modo significativo l’incidenza di diabete o di morte, anche se ha aumentato in modo significativo la regressione verso la normoglicemia. ( Xagena2006 )

The DREAM Trial Investigators, N Engl J Med 2006; 355: 1551-1562

Endo2006 Farma2006




Indietro